Amalia Maria Carmela De Luca e il GTO PASSI d'Argento* Unità Operativa di Epidemiologia, Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza
SUMMARY (Hypertension in over64 aged population and associated factors: data from PASSI d’Argento surveillance, 2012-13) - Elderly population is heavily affected by hypertension with prevalence increasing with age; excessive sodium intake, overweight/obesity and lack of physical activity are well known risk factors. During the years 2012-13, PASSI d’Argento, an Italian nationwide over64 aged population surveillance, estimated a hypertension prevalence of 60% (CI 95%: 59.1-60.8) with a wide range (53.4%-68.9%) among the 19 participating regions. A logistic regression showed that women (OR 1.29 p < 0.05), age over 74 years (OR 1.32 p < 0.05), difficulties in making ends meet (OR 1.21 p < 0.05), being overweight/obese (OR 1.65 p < 0.05), insufficient physical activity levels (OR 1.23 p < 0.05) are associated to hypertension. The information produced by the surveillance can be helpful for programming actions aiming at the prevention and the control of hypertension, namely for targeting at risk population groups.
Key words: elderly; hypertension;
prevention gadel8@hotmail.com
Introduzione
L’ipertensione arteriosa colpisce più della metà degli anziani e la sua prevalenza continua ad aumentare con l’età. La presenza di ipertensione comporta un aumentato rischio di ictus, insufficienza cardiaca congestizia, malattia coronarica, malattia renale allo stadio terminale e morte. L’ipertensione sistolica isolata, superiore a 159 mmHg, associata con diastolica inferiore a 90 mmHg, è la più comune forma di ipertensione negli anziani (1).
Uno dei principali fattori implicato nell'insorgenza dell’ipertensione arteriosa è sicuramente l’eccessivo introito di sodio; non a caso l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nell’Action plan for the prevention and control of non communicable diseases 2013-20, ha incluso, tra gli obiettivi da raggiungere entro il 2025, la riduzione del consumo di sale del 30% per tutta la popolazione, agendo sia nella fase di preparazione dei cibi sia sui comportamenti alimentari (2). Anche l’eccesso di peso corporeo è strettamente correlato con l’ipertensione arteriosa (3), così come una sua riduzione è seguita da una diminuzione della pressione sia sistolica che diastolica (4). Diversi studi clinici hanno chiaramente dimostrato che il trattamento dell’ipertensione riduce significativamente il tasso di eventi cardiovascolari nei pazienti anziani, anche se c’è controversia sulla scelta degli agenti antipertensivi e sulla loro combinazione. Gli esperti concordano che negli adulti di età inferiore a 80 anni, ad alto rischio per eventi cardiovascolari, la pressione arteriosa dovrebbe essere ridotta a meno di 140/90 mmHg; nelle persone con più di 80 anni è tollerato un valore da 140 a 150 mmHg (5). In ogni caso, la modifica degli stili di vita, compresa la perdita di peso, la restrizione di sale e la pratica di una regolare attività fisica, può diminuire la necessità di terapia farmacologica nei soggetti ipertesi. La sorveglianza di popolazione PASSI d’Argento (PdA), attiva in quasi tutte le regioni italiane, fornisce informazioni sulla qualità di vita delle persone con 65 anni e più, mediante la descrizione delle condizioni di salute e dei bisogni di questa fascia eterogenea di popolazione, in modo che i decisori e altri gruppi di interesse possano intraprendere azioni di contrasto (6). Tra le condizioni oggetto di indagine è presente l'ipertensione arteriosa riferita; la raccolta dati delle singole Asl permette di effettuare confronti geografici e di valutare l'eventuale associazione di questa condizione con alcune variabili sociodemografiche e comportamentali. L’obiettivo del presente contributo è stimare la prevalenza dell’ipertensione nella popolazione delle regioni che hanno partecipato all’indagine, descrivere eventuali differenze geografiche e identificare gruppi a rischio.
Materiali e metodi
Nel corso dell’indagine PdA 2012-13 sono state intervistate con modalità telefonica o faccia a faccia, da operatori sanitari e sociali appositamente formati, 24.129 persone con 65 anni e più, estratti casualmente dalle anagrafi sanitarie delle regioni e province autonome partecipanti (complessivamente 19); sono stati esclusi gli anziani che al momento della rilevazione risultavano ricoverati in ospedale od ospitati in residenze sanitarie assistenziali. La raccolta dei dati è stata realizzata mediante un questionario standardizzato e validato. La metodologia utilizzata è stata già descritta altrove in maniera dettagliata (6). Il questionario indagava, tra l’altro, la presenza di ipertensione riferita. L’analisi è stata condotta mediante Epinfo 3.5.3 sui dati pesati del pool delle regioni partecipanti; si è fatto ricorso ad analisi uni e bivariate e a modelli di regressione logistica per valutare l’eventuale associazione dell’ipertensione con le principali variabili sociodemografiche e con alcune condizioni, segnalate ampiamente in letteratura, come il sovrappeso/obesità e il livello di attività fisica.
Risultati
Nell’indagine PdA 2012-13, il 60,0% (IC 95%: 59,1-60,8) degli anziani intervistati ha riferito di avere l’ipertensione arteriosa; questa condizione, con qualche eccezione, è più diffusa nelleregioni del Sud rispetto a quelle del Centro e del Nord (Figura), con un range che va dal 68,9% (IC 95%: 66,6-71,3) della Calabria, al 53,4% (IC 95%: 50,6-56,2) dell’Emilia-Romagna. La prevalenza dell’ipertensione arteriosa aumenta con l’età: si passa dal 56,2% (IC 95%: 54,9- 57,4) dei 65-74enni al 63,7% (IC 95%: 62,6-64,9) delle persone con 75 anni e più; è maggiore tra le donne (62,4% IC 95%: 61,3-63,5) rispetto agli uomini (56,7% IC 95%: 55,4-58,0), nelle persone con un basso livello d’istruzione (62,7% IC 95%: 61,7-63,8) rispetto a chi ne ha uno alto (55,9 % IC 95%: 54,7-57,3), in quelle con molte difficoltà economiche riferite (66,7% IC 95%: 64,4-69,0), a fronte del 60,7% (IC 95%: 59,3-62,0) di chi ne ha dichiarate poche e del 54,4% (IC 95%: 53,0-56,0) di chi non ne dichiara. Inoltre, riferiscono livelli pressori più elevati le persone classificate come sovrappeso/ obese rispetto alle normo/ sottopeso (rispettivamente 64,8% IC 95%: 63,7-65,9 vs 53,3% IC 95%: 52,0- 54,7) e le persone con basso livello di attività fisica (64,4% IC 95%: 63,1-65,7 vs 57,4% IC 95%: 56,4-58,4). Analizzando tutte queste variabili con un modello di regressione logistica, per correggere l’influenza dei diversi fattori tra di loro, è stato possibile identificare come gruppi a maggiore rischio per l’ipertensione: le donne (OR 1,29 IC 95%: 1,20-1,37, p < 0,05), le persone con 75 e più anni (OR 1,32 IC 95%: 1,23-1,41, p < 0,05), coloro che hanno difficoltà economiche (OR 1,21 IC 95%: 1,13-1,29, p < 0,05), le persone sovrappeso/obese (OR 1,65 IC 95%: 1,55-1,76, p < 0,05), coloro che svolgono una insufficiente attività fisica (OR 1,23 IC 95%: 1,13-1,34, p < 0,05), mentre per il livello di istruzione basso l’OR è di 1,04 (IC 95% 0,98-1,12 p = 0,21).
Conclusioni
In linea con quanto riportato in letteratura, PdA ha mostrato come l’ipertensione arteriosa sia una condizione molto diffusa nelle persone con 65 anni e più; grazie alla rilevazione effettuata nella maggior parte delle regioni e province autonome italiane, è stato possibile fare confronti fra le diverse aree geografiche. L’analisi multivariata ha, inoltre, consentito di identificare alcuni gruppi a maggiore rischio. Queste informazioni possono risultare particolarmente utili per la predisposizione di programmi/progetti di prevenzione e controllo dell'ipertensione arteriosa. A questo riguardo, un’ampia letteratura suggerisce, tra le misure efficaci per la riduzione della pressione arteriosa e delle sue conseguenze, la perdita di peso corporeo nei soggetti con sovrappeso od obesità, la restrizione del consumo di sale nella popolazione generale e la pratica di una regolare attività fisica, seppure adattata nell’anziano alle condizioni di salute. Si tratta, comunque, di azioni che contribuiscono a migliorare la qualità della vita, anche attraverso la limitazione dell’uso dei farmaci antiipertensivi e, di conseguenza, dei loro effetti indesiderati. È necessario, tuttavia, poter valutare i risultati di queste azioni correttive; non a caso il Piano Nazionale di Prevenzione 2014- 18 ha individuato nelle sorveglianze di popolazione lo strumento a supporto di questo obiettivo di valutazione. A tale proposito, la sorveglianza PdA, ripetuta nel tempo, permette tra l’altro di descrivere e seguire l’andamento dell’ipertensione arteriosa nelle persone con 65 anni e più di una determinata area (ASL/ regione), mettendo così a disposizione informazioni anche per la valutazione dell’efficacia delle eventuali misure correttive messe in atto.
(*) Gruppo Tecnico Scientifico nazionale PASSI e PASSI d’Argento: Sandro Baldissera, Benedetta Contoli, Paolo D’Argenio, Gianluigi Ferrante, Maria Masocco, Valentina Minardi, Luana Penna, Alberto Perra, Valentina Possenti, Elisa Quarchioni, Stefania Salmaso (Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Roma); Nicoletta Bertozzi (Dipartimento di Sanità Pubblica, AUSL della Romagna, Cesena); Stefano Campostrini (Dipartimento di Statistica, Fondazione Università Ca' Foscari, Venezia); Giuliano Carrozzi (Dipartimento di Sanità Pubblica, AUSL Modena); Marco Cristofori (Unità Operativa Epidemiologia, Biostatistica e Promozione della Salute, AUSL Umbria 2, Orvieto); Angelo D’Argenzio (Dipartimento di Prevenzione, ASL Caserta); Amalia De Luca (Unità Operativa Complessa Epidemiologia, ASP di Cosenza); Pirous Fateh-Moghadam (Osservatorio per la Salute, Provincia Autonoma di Trento); Mauro Ramigni (Dipartimento di Prevenzione, Azienda ULSS 9, Treviso); Massimo Oddone Trinito (Dipartimento di Prevenzione, ASL Roma C); Stefania Vasselli (Ministero della Salute, Roma).
Dichiarazione sul conflitto di interessi
Gli autori dichiarano che non esiste alcun potenziale conflitto di interesse o alcuna relazione di natura finanziaria o personale con persone o con organizzazioni, che possano influenzare in modo inappropriato lo svolgimento e i risultati di questo lavoro.
Riferimenti bibliografici
1. Virdis A, Bruno RM, Neves MF, et al. Hypertension in the elderly: an evidence- based review. Curr Pharm Des 2011;17(28):3020-31.
2. World Health Organization. Reducing salt intake in populations. In: WHO Forum and Technical Meeting, Paris, 5-7 October 2006. Geneva: WHO; 2007.
3. Romero R, Bonet J, de la Sierra A, et al. Undiagnosed obesity in hypertension: clinical and therapeutic implications. Blood Press 2007;16:347-53.
4. Neter JE, Stam BE, Kok FJ, et al. Influence of weight reduction on blood pressure: a meta-analysis of randomized controlled trials. Hypertension 2003;42:878-84.
5. Roca FV. Approach to hypertension in the older population. Semergen 2014;40(Suppl 1):3-9.
6. Gruppo Tecnico di Coordinamento del Sistema di Sorveglianza PASSI d’Argento, Luzi P (Ed.). Sperimentazione PASSI d’Argento (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia): verso un sistema nazionale di sorveglianza della popolazione ultra64enne. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2013. (Rapporti ISTISAN 13/9).
FAQs
Quanto deve essere la pressione arteriosa a 65 anni? ›
Normalmente, per gli over 65, i valori medi della pressione vanno da un minimo di 121 ad un massimo di 147 per la massima e da 83 fino ad un massimo di 91 per la minima.
Qual è il target di sistolica da raggiungere nei pazienti ipertesi di età inferiore a 65 anni? ›Nello specifico, i target di pressione sistolica da raggiungere sono pari, ora, a 120-129 mmHg nei pazienti al di sotto dei 65 anni di età, tenendo presenti alcuni fattori quali la tollerabilità del trattamento, la fragilità, l'indipendenza nello svolgimento delle normali attività quotidiane e la presenza di ...
Quali sono i principali fattori di rischio per l'ipertensione arteriosa? ›- Ereditarietà e familiarità ...
- Appartenenza alla popolazione Africana. ...
- Sovrappeso e obesità dei bambini. ...
- Età avanzata. ...
- Menopausa. ...
- Eccessivo consumo di sale, abuso di alcol e sovrappeso. ...
- Sedentarietà ...
- Fumo e Tabagismo.
...
Pressione arteriosa: valori di riferimento.
Età | Intervallo ideale (mmHg) | |
---|---|---|
15 - 19 anni | 105/73 | 120/81 |
20 - 24 anni | 108/75 | 132/83 |
25 - 29 anni | 110/77 | 133/84 |
30 - 34 anni | 111/78 | 134/85 |
L'obesità, uno stile di vita sedentario, lo stress, il fumo ed eccessive quantità di alcol o sodio (sale) nella dieta possono avere un ruolo nella genesi dell'ipertensione arteriosa nei soggetti che hanno una predisposizione ad essere ipertesi.
Quanta acqua bere per abbassare la pressione? ›Un recente studio conferma che per abbassare la pressione bisogna bere almeno 8 bicchieri d'acqua al giorno. Scopri i consigli per contrastare l'ipertensione.
Quali antipertensivi non associare? ›Come già accennato, un'associazione farmacologica sconsigliata è quella fra beta-bloccanti e verapamil o diltiazem a causa del pericoloso effetto additivo su frequenza cardiaca e tempi di conduzione atrio-ventricolare ed intraventricolare.
Cosa fare con pressione 150 90? ›È necessario contattare il medico se la pressione è superiore a 140/90 (anche per uno solo dei due valori). Si raccomanda di rivolgersi al Pronto Soccorso se: La pressione è superiore a 180/110 mmHg (anche uno solo dei due valori, poiché si tratta di una crisi ipertensiva).
Qual è il miglior farmaco per l'ipertensione? ›Amlodipina besilato (es. Norvasc): la dose di 5 mg al giorno sembra essere la più efficace per ridurre i sintomi legati all'ipertensione arteriosa.
Quali sono i principali fattori di rischio? ›- Stili di vita: fumo attivo e passivo, alcol, obesità.
- Rischio ambientale: inquinamento atmosferico, radon.
- Rischio occupazionale: amianto, aflatossine, benzene, ammine aromatiche.
Come si può prevenire l'ipertensione? ›
contenere il consumo di grassi animali (contengono colesterolo), non abusare di liquirizia, seguire una dieta ricca di magnesio e potassio (cereali, frutta, verdura, agrumi), esercitare regolarmente un'attività fisica.
Quali sono i fattori che nella regolazione della pressione arteriosa influenzano e determinano le resistenze periferiche? ›Un ruolo fondamentale nella regolazione dei liquidi circolanti è svolto dal rene; il sodio gioca un ruolo importante, in quanto la ritenzione renale di sodio induce un aumento dei liquidi. Il rene, con il sistema renina-angiotensina-aldosterone, influisce anche sulle resistenze periferiche tramite vasocostrizione.
Qual'è la frutta che fa abbassare la pressione? ›More, mirtilli, ribes, lamponi e prugnoli contengono composti bioattivi chiamati flavonoidi, che sono ciò che conferisce loro il loro sapore acido e il loro colore rosso o viola. I flavonoidi sono antiossidanti naturali e antinfiammatori che aiutano a mantenere le arterie giovani e a ridurre la pressione.
Quale bevanda fa abbassare la pressione? ›Tè all'aglio
E' particolarmente indicato in caso di ipertensione, per la sua capacità di agire sulla pressione sanguigna. Questo avviene grazie ad un composto di zolfo presente al suo interno, l'allicina, una sostanza dalle alte proprietà antiipertensive.
«Il migliore è tra le 18 e le 20, prima di cena, l'orario più indicativo del suo andamento nella giornata» segnala Roberto Meazza, responsabile del Day Service dell'ipertensione arteriosa al Policlinico di Milano.
Cosa bere al mattino per abbassare la pressione? ›Sarebbe bene bere un bicchiere di acqua tiepida con succo di limone, nelle prime ore del mattino a stomaco vuoto. Miele: ha un effetto calmante sui vasi sanguigni e, pertanto, può essere utile nel ridurre la pressione arteriosa.
Cosa bisogna fare in caso di ipertensione? ›Mantenere un peso normale. Praticare attività motoria regolare, soprattutto aerobica. Evitare il fumo e l'alcolismo. Svolgere una dieta corretta, limitando i cibi sconsigliati e incrementando quelli benefici per la pressione alta.
Quali sono i sintomi di ipertensione? ›- Mal di testa, specie al mattino.
- Stordimento e vertigini.
- Ronzii nelle orecchie (acufeni, tinniti)
- Alterazioni della vista (visione nera, o presenza di puntini luminosi davanti agli occhi)
- Perdite di sangue dal naso (epistassi)
Aumentando la diuresi, e quindi agevolando l'espulsione dell'urina, infatti, si diminuisce il volume del sangue e, come conseguenza, si interviene sulla pressione, diminuendola.
Cosa mangiare a colazione se si ha la pressione alta? ›Tra gli alimenti consigliati rientrano cereali integrali, latte scremato e yogurt magro, così come frutta fresca, frutta secca e bevande vegetali senza zuccheri aggiunti. Per quanto riguarda le fonti di proteine animali, gli albumi costituiscono una scelta valida.
Quanto bisogna camminare per abbassare la pressione? ›
Una passeggiata di 30 minuti al mattino permetterebbe di abbassare la pressione per otto ore in tutta semplicità: ecco in che modo. 30 minuti di passeggiata veloce al mattino sarebbero sufficienti ad abbassare per ore la pressione sanguigna.
Come si chiama la pastiglia per la pressione alta? ›ACE inibitori (benazapril, captopril, enalapril, fosinopril, lisinopril, moexipril, quinapril, ramipril) antagonisti recettori angiotensina II o sartani (olmesartan, irbesartan e losartan) calcio antagonisti (amlodipina, diltiazem, felopidina, israpidina, nicardipina, nifedipina, nisoldipina, verapamil)
Chi sono i soggetti ipertesi? ›In termini numerici, una persona soffre di ipertensione (cioè è ipertesa), quando: La pressione arteriosa minima (o pressione diastolica) supera “costantemente” il valore di 90 mm/Hg e. La pressione arteriosa massima (o pressione sistolica) supera “costantemente” il valore di 140 mm/Hg.
Quali sono i farmaci antipertensivi più comunemente prescritti? ›Gli ACE-inibitori e gli ARB sono più comunemente usati per il trattamento di pazienti affetti da pressione alta, insufficienza cardiaca o malattia renale. È importante che i pazienti non interrompano il trattamento con gli ACE-inibitori o gli ARB e non è necessaria la modifica della terapia.
Cosa fa il limone alla pressione? ›In caso di ipertensione, il limone aiuta a controllare e abbassare i livelli di pressione arteriosa in modo naturale. D'altra parte, il limone contiene anche molta vitamina B. L'elevata quantità di sali minerali e vitamine, oltre ad altre sostanze, sono utili al benessere del nostro organismo.
Come abbassare la pressione in 5 minuti al giorno? ›respirazione mindfulness: è una delle prime tecniche che si imparano praticando la meditazione, e consiste nell'isolarsi totalmente dall'esterno per concentrarsi solo sul proprio respiro per cinque minuti al giorno. Aiuta ad abbassare il battito cardiaco e a calmare lo stress e l'agitazione.
Qual è il braccio per misurare la pressione? ›«Abitualmente viene scelto il braccio sinistro perché corrisponderebbe a un valore più reale dato che l'arteria da lì al cuore è più breve».
Chi soffre di pressione alta può prendere la tachipirina? ›Chi soffre di pressione alta dovrebbe fare attenzione al paracetamolo. Uno studio dell'Università di Edimburgo ha scoperto che nei soggetti ipertesi l'assunzione di paracetamolo per lunghi periodi può aumentare il rischio infarto e ictus.
Quanti caffè si possono bere al giorno con la pressione alta? ›Sebbene gli effetti dell'assunzione abituale di caffeina (teina e tutte le sostanze nervine in genere) sulla pressione arteriosa non siano chiari , la possibilità di un leggero aumento della pressione sanguigna esiste, pertanto è importante limitarne il consumo a 2 caffè al giorno ed evitare di bere bibite come alcune ...
Quanto deve essere la pressione la sera? ›Livello | Pressione sistolica (mmHg) | Pressione diastolica (mmHg) |
---|---|---|
Ottimale | <120 | <80 |
Normale | 120-129 | 80-84 |
Normale – Alta | 130-139 | 85-89 |
Ipertensione di grado 1 | 140-159 | 90-99 |
Quali sono i 4 punti per la gestione del rischio? ›
- PUNTO 1 Individuazione e registrazione dei pericoli.
- PUNTO 2 Valutazione dei pericoli per determinare il livello di rischio.
- PUNTO 3 Individuazione delle misure di prevenzione e protezione.
- PUNTO 4 Attuazione delle misure.
I tre livelli di prevenzione sono la prevenzione primaria, secondaria e terziaria.
Quali sono le tre categorie dei fattori di rischio? ›I rischi sul lavoro che possono trasformarsi in danni per i lavoratori si dividono in tre categorie: rischi per la salute, rischi per la sicurezza e rischi trasversali.
Chi ha la pressione alta può bere il caffè? ›La caffeina, inoltre, contribuisce a innescare processi di vasocostrizione, poiché tende a restringere il calibro vasale, un fenomeno collegato all'ipertensione. Ecco perché questa bevanda è spesso sconsigliata per chi soffre di pressione alta.
Chi soffre di pressione alta può mangiare le patate? ›La patata ha per altro un'altra caratteristica interessante: quella di essere tra i vegetali particolarmente ricchi di potassio, con le caratteristiche positive che questo minerale possiede nei confronti del controllo della pressione sanguigna.
Cosa mangiare a cena per abbassare la pressione? ›Cosa mangiare per abbassarla subito? Aglio, banane, semi di lino e cioccolato fondente sono alcuni degli alimenti che possono aiutare ad abbassare subito la pressione. L'aglio infatti ha azione vasodilatatrice, mentre le banane sono ricchissime di potassio che contrasta gli effetti negativi del sodio.
Cosa influisce sulla pressione? ›Esistono però delle condizioni o dei fattori di rischio che possono predisporre allo sviluppo di ipertensione: fra questi l'età, il fumo di sigaretta, l'eccesso di peso corporeo, la sedentarietà, l'ipercolesterolemia (livelli elevati di grassi nel sangue), il diabete, lo stress e la familiarità.
Quanto deve essere la pressione di una persona di 60 anni? ›Nella fascia 55-59, invece, i valori dovrebbero essere 118/144 per la massima e 82/90 per la minima. Infine, superati i 60 anni, la pressione sistolica dovrebbe segnare valori compresi tra 121 e 147, mentre quella diastolica tra 83 e 91.
Quali formaggi per la pressione alta? ›Tra i formaggi, di cui sono consentiti al massimo 50 gr dalle 2 alle 4 volte la settimana, scegliere il grana padano (che ha 50-70% di sodio in meno) piuttosto che pecorino, gorgonzola, feta o formaggi fusi.
Chi soffre di pressione alta può mangiare la banana? ›Le banane, nella stagione invernale, sono un ottimo alleato contro l'ipertensione: contengono infatti potassio in abbondanza, che ristabilisce l'equilibrio elettrolitico laddove il sodio dovesse diventare eccessivo.
Quante banane per abbassare la pressione? ›
Tutti dovrebbero mirare a mangiare tre o quattro banane ogni settimana per ridurre il rischio ipertensione. Le banane sono buone fonti di carboidrati, e di triptofano e vitamina B6. Inoltre, le banane migliorano la digestione e possono aiutare a regolare la pressione sanguigna.
Qual'è la frutta che alza la pressione? ›Le pesche sono anche diuretiche e depurative e sono le amiche per eccellenza della pressione. Vi consigliamo di consumarle fresche, ad esempio nelle macedonie e nei frullati, ma anche nella preparazione di dolci estivi leggeri e salutari.
Quante noci al giorno per abbassare la pressione? ›Il consumo ideale è di circa 3 noci al giorno, per: apportare benefici all'apparato cardiovascolare (in primis l'infarto del miocardio e l'ictus), abbassare il colesterolo e regolare la pressione sanguigna. Le Noci sono consigliate anche a chi soffre di diabete.
Chi soffre di pressione alta può mangiare il riso? ›Il riso è alimento ideale per numerose patologie: obesità, ipertensione arteriosa, iperuricemia, fenilchetonuria, stipsi (controindicato in stati diarroici).
Come deve essere la pressione a 65 anni? ›Normalmente, per gli over 65, i valori medi della pressione vanno da un minimo di 121 ad un massimo di 147 per la massima e da 83 fino ad un massimo di 91 per la minima.
Cosa non fare prima di misurare la pressione? ›È consigliato misurare la Pressione Arteriosa sempre sullo stesso braccio o polso, mattina e sera, alla stessa ora e registrare le misurazioni in un taccuino. Non si deve bere caffè o alcol prima di provare la pressione né fumare.
Qual è la pressione giusta per una donna di 66 anni? ›Gli esperti concordano che negli adulti di età inferiore a 80 anni, ad alto rischio per eventi cardiovascolari, la pressione arteriosa dovrebbe essere ridotta a meno di 140/90 mmHg; nelle persone con più di 80 anni è tollerato un valore da 140 a 150 mmHg (5).
In quale momento della giornata la pressione è più alta? ›Come abbiamo già detto la pressione arteriosa varia durante il giorno ed è normalmente più alta al mattino e di sera.
Chi ha la pressione alta può mangiare la banana? ›Le banane, nella stagione invernale, sono un ottimo alleato contro l'ipertensione: contengono infatti potassio in abbondanza, che ristabilisce l'equilibrio elettrolitico laddove il sodio dovesse diventare eccessivo.
Quando si deve prendere la pastiglia per la pressione alta? ›Il più delle volte il medico suggerisce di prendere la pillola per la pressione al mattino, quasi un prepararsi ad affrontare una giornata di “alta pressione”, mentre durante la notte, col rallentare delle funzioni fisiologiche, tenere la pressione sotto controllo sembrerebbe essere più facile.
Come abbassare la pressione in 5 minuti? ›
respirazione mindfulness: è una delle prime tecniche che si imparano praticando la meditazione, e consiste nell'isolarsi totalmente dall'esterno per concentrarsi solo sul proprio respiro per cinque minuti al giorno. Aiuta ad abbassare il battito cardiaco e a calmare lo stress e l'agitazione.
Quando prendere la pillola per la pressione prima o dopo i pasti? ›I pazienti in terapia con il captopril, capostipite degli ACE-inibitori impiegati nel trattamento dell'ipertensione, devono assumere il farmaco a stomaco vuoto, mentre i soggetti che assumono i suoi derivati come enalapril, quinapril e ramipril, devono evitare gli alimenti e i condimenti ricchi di potassio, per ...
Dove si misura la pressione al braccio destro o sinistro? ›«Abitualmente viene scelto il braccio sinistro perché corrisponderebbe a un valore più reale dato che l'arteria da lì al cuore è più breve».
Come dormire se si ha la pressione alta? ›Gli specialisti consigliano di dormire sul lato destro per chi soffre di pressione alta, in questa posizione infatti il cuore avrà più spazio sul lato sinistro della cavità toracica portando un lieve abbassamento della pressione, dormire di lato può inoltre ridurre le probabilità di interrompere il riposo (ancora ...